Oggi ci occupiamo di sfratti. Per sfratto si intende lo scioglimento coattivo, per ordine del giudice, di un contratto di locazione/comodato/affitto che si risolve per varie ragioni.
Chi vuol portare avanti uno sfratto a Torino deve rivolgersi all’avvocato immobiliarista, in quanto non è possibile patrocinare la propria causa avanti il Tribunale senza il patrocinio di un difensore, se non in rarissimi casi.
Dunque, il primo passo verso lo sfratto è incaricare un avvocato immobiliarista a Torino e provincia.
Dal punto di vista fiscale si sa che anche i redditi non percepiti, a causa di canoni non pagati, espongono il locatore al rischio dell’accertamento fiscale: vanno, infatti, considerati redditi a tutti gli effetti finché non avvenga una risoluzione consensuale, oppure appunto non intervenga un provvedimento di sfratto emanato dal giudice, che consolida lo scioglimento del contratto di locazione.
La forma più rapida di sfratto è la convalida di sfratto. Si tratta di un procedimento abbastanza veloce, anche se ci vogliono alcuni mesi prima di ottenere qualche risultato pratico. Visto quanto si è detto sopra in ordine alle tasse sui canoni, è bene rivolgersi immediatamente all’avvocato immobiliarista, non appena si verifichino due mensilità di morosità.
Nelle locazioni abitative il giudice potrà concedere un “termine di grazia” fino a tre mesi; nelle locazioni non abitative non è previsto questo vantaggio.
Relativamente alla disdetta del contratto, la giurisprudenza ammette che l’intimazione di sfratto possa contenere la disdetta in quanto da essa si tragga l’inequivoca volontà del locatore di non rinnovare il contratto.
In poche parole, intimare uno sfratto contiene implicitamente la volontà di disdire il contratto e non rinnovarlo.
A tutela dell’affittuario, in tema di intimazione di licenza o sfratto, l’adempimento previsto nell’ultimo comma dell’art. 660 c.p.c. – secondo il quale, se l’intimazione non è stata notificata a mani proprie, l’ufficiale giudiziario deve spedire avviso all’intimato della effettuata notificazione a mezzo di lettera raccomandata ed allegare all’originale dell’atto la ricevuta di spedizione – è indefettibile e va compiuto anche quando la notificazione sia stata eseguita a mezzo del servizio postale.
In generale, è necessario riferirsi immediatamente all’avvocato immobiliarista, anzitutto se si è locatori per non perdere tempo inutilmente (non si può entrare nell’immobile cambiando la serratura, ma bisogna rispettare le forme della procedura legale); se si è conduttori, per valutare eventuali difese che possono andare dall’inservibilità dell’immobile alla domanda riconvenzionale per avere qualche indennità di avviamento o commerciale.
Ciò che conta, quando si affronta uno sfratto, è capire che la spesa per lo sfratto sono soldi ben spesi, in quanto attendere a lungo in situazioni equivoche (con un conduttore che non paga) significa autodanneggiarsi e non vale la pena.
Articolo redatto ad Alpignano e a Torino da Studio Duchemino, studio legale immobiliare a Torino, il 17 settembre 2019