E’ scaduto il mandato all’agenzia immobiliare: che cosa accade?
Oggi verifichiamo cosa significa un mandato e, soprattutto, un mandato scaduto.
E quali sono le conseguenze, anche fastidiose.
Il mandato all’agenzia immobiliare: quando scade?
Si pone il problema della scadenza nella mediazione “atipica”.
Si tratta di quel contratto con cui incarichiamo l’agente immobiliare.
E nel modulo di solito viene indicato un termine finale di scadenza.
L’agente potrà promuovere la vendita o l’acquisto fino a quel giorno.
Scaduto il mandato all’agenzia immobiliare, cosa accade?
Quando scade il mandato, è solitamente possibile una triplice soluzione:
- il rinnovo (automatico)
- il rinnovo volontario
- la chiusura del contratto
Le parti inseriscono una clausola che regola questo fenomeno, in modo che si sappia da subito.
O il contratto continua o si estingue.
Ovviamente dipende da cosa è stato previsto.
Scaduto il mandato all’agenzia immobiliare, l’agenzia cosa può fare?
Nasce quindi il problema di capire cosa succede dopo.
Non è detto, infatti, che l’agenzia si fermi.
Per motivi di rancore o per finalizzare la vendita, potrebbe continuare a far visitare l’immobile.
E questo anche se il mandato è scaduto.
Questo perché l’agenzia gode di una “qualche” copertura normativa.
Bisogna fare molta attenzione.
Scaduto il mandato all’agenzia immobiliare, quali istituti vengono applicati?
Potrà succedere, infatti, che l’agenzia, che ha sviluppato un rapporto col cliente, continui a lavorare contro il suo volere.
Ciò rappresenta una violazione del contratto, che potrebbe causare danni.
Tuttavia, non tutte le sentenze dei giudici decidono contro l’agenzia.
In questo caso, infatti, l’agenzia potrebbe farsi pagare sulla base della mediazione tipica (cfr. art. 1754 c.c.).
Potrebbe, quindi, sostenere di aver comunque fatto conoscere venditore e acquirente.
E questo anche fuori da un contesto contrattuale, da un incarico o da regole.
Scaduto il mandato all’agenzia immobiliare, è bene rivolgersi al legale
Se si sospetta qualcosa, è bene rivolgersi al legale, per una consulenza.
Infatti, il problema è che di solito chi vende o compra e lascia scadere l’incarico, significa che è insoddisfatto.
E non vuole affatto pagare la provvigione, dopo che è scaduto il mandato.
Si possono anche perdere degli affari.
Infatti, ogni agenzia, quando visita l’immobile, fa firmare un verbale e vincola il singolo acquirente.
Sarà poi difficile liberarsi dei vincoli, specialmente se ci sono delle penali.
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Scaduto il mandato all’agenzia immobiliare: cosa decidono i giudici?
Ricordiamo che esiste un filone giurisprudenziale sulla scadenza del mandato.
Spesso viene data ragione all’agenzia che ha lavorato ugualmente.
Non è del tutto giusto, ma succede.
Vogliamo ricordare una sentenza significativa:
“Il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione tra loro acquirente e venditore, in modo che la conclusione dell’affare possa ricollegarsi all’opera da lui svolta, anche se la conclusione è avvenuta dopo la scadenza dell’incarico, senza che le determinazioni interne di una delle parti possano essere ritenute idonee ad incidere sul nesso causale; l’accertamento del nesso causale costituisce apprezzamento di fatto, riservato al giudice di merito e sottratto al sindacato di legittimità se congruamente motivato”
(Cass. civ. sez. 3 sentenza n. 5762 del 2003).
Alla fine, quindi, l’unica soluzione è andare dall’avvocato.
Articolo redatto ad Alpignano, Torino, il 5 marzo 2024, Studio Duchemino