Fratello invalido, chi se ne occupa.
Proviamo ad inoltrarci nei rimedi possibili e come fronteggiare la situazione.
L’esigenza è sempre più sentita a livello sociale.
Cerchiamo di analizzare ogni aspetto possibile.
Indice
- Fratello invalido: i tipi di invalidità
- Fratello invalido, chi se ne occupa: l’intervento dei parenti
- Fratello invalido, chi se ne occupa: i beni del fratello
- Fratello invalido, chi se ne occupa: alcune situazioni pratiche
- Fratello invalido, chi se ne occupa: il fratello o parente
- Fratello invalido e preferenze dei genitori
Fratello invalido: i tipi di invalidità
L’invalidità può essere fisica o psichica.
Essa genera problemi di “gestione” delle esigenze della persona.
Inoltre, può causare problemi ereditari, a causa delle liti su chi si deve occupare della persona invalida.
La persona può essere invalida dalla nascita, oppure avere una invalidità acquisita.
La Corte Costituzionale e l’invalidità nell’ordinamento
Secondo Corte cost., 14/03/2024, n. 42
Sulla condizione giuridica della persona con disabilità confluisce un complesso di valori che attingono ai fondamentali motivi ispiratori del disegno costituzionale. La salute psico-fisica del disabile postula anche l’adozione di interventi economici integrativi di sostegno alle famiglie, il cui ruolo resta fondamentale nella cura e nell’assistenza dei soggetti portatori di handicap.
Sito uff. Corte cost., 2024
Incidenti stradali o infortuni
L’invalidità può nascere da un incidente, cioè da un fatto illecito.
Questo può avvenire anche sul lavoro, dando poi all’INAIL il compito di fornire una indennità o una somma di denaro. In questo caso bisogna chiedere i danni al responsabile dell’incidente.
In questi casi, viene meno anche la vita di relazione.
L’INPS può intervenire, poi, sia nell’invalidità totale (pensione di invalidità), per le persone che hanno un fratello invalido al 100 %, sia per invalidità minori.
E’ riconosciuto, poi, l’A.O.I. (assegno ordinario di invalidità) l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo1.
Fratello invalido, chi se ne occupa: l’intervento dei parenti
I parenti hanno diversi livelli di possibilità di intervento.
Il care giver
Il parente può farsi nominare “care giver”, cioè un assistente alla persona che aiuta il fratello invalido nelle incombenze.
In alcuni casi è riconosciuta una indennità dal Comune o altri enti.
La nomina e contrattualizzazione del care giver passa di solito tramite l’intervento dei servizi sociali ed evita istituti di protezione più invasivi. Oppure si tratta direttamente di una struttura.
Questo accade quando c’è un parente disponibile ad assumere la cura della persona.
L’art. 33 Legge 05/02/1992, n. 104, comma 5, stabilisce poi che il care giver parente ha diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede2.
Amministratore di sostegno
La Legge 09/01/2004, n. 6 autorizza la nomina da parte del Tribunale di una amministratore di sostegno.
Nonostante le criticità dell’istituto, attualmente è il più usato.
Spesso viene nominato un parente che si è dichiarato disponibile.
Il decreto del giudice individua quali atti il protetto può ancora compiere senza l’amministratore di sostegno.
Il tutore e la tutela nei casi più gravi
Residuale è, infine, l’ipotesi della tutela e del tutore, nei casi assolutamente più gravi di fratello invalido.
Il tutore si sostituisce nel prestare la firma e il consenso del tutelato.
Fratello invalido, chi se ne occupa: i beni del fratello
Diverse difficoltà sorgono circa i beni del fratello invalido.
Se l’invalidità è psichica, infatti, non riuscirebbe a gestirli.
In tal caso bisogna evitare di entrare in quelle situazioni paradossali dove al fratello si chiede di occuparsi del fratello invalido e magari ha bisogno di essere nominato amministratore per poter accedere al conto o amministrare i suoi beni.
Purtroppo il sistema non aiuta, in quanto si creano meccanismi troppo complessi.
Fratello invalido, chi se ne occupa: alcune situazioni pratiche
Fratello invalido fin dalla nascita
Un primo aspetto è quello di chi nasce invalido, cioè di chi ha un fratello invalido fin dalla nascita.
Non è previsto un diritto a non nascere, se non sani, per cui non è possibile chiedere risarcimenti dei danni al personale medico.
Circa le nascite indesiderate, ricordiamo l’orientamento della Cassazione nel 2025:
Cass. civ., Sez. III, Ordinanza, 11/02/2025, n. 3502
In materia di risarcimento del danno per nascita indesiderata, il nato disabile non può agire per il risarcimento del danno consistente nella sua stessa condizione, in quanto l’ordinamento non riconosce un “diritto a non nascere se non sano”. La vita del nato non può essere considerata un danno conseguenza dell’illecito del medico.
Indennità di accompagnamento e relativa domanda
Cass. civ., Sez. lavoro, Ordinanza, 26/11/2024, n. 30436
In materia di provvidenze per gli invalidi civili, l’indennità di accompagnamento può essere riconosciuta solo sulla base di una previa domanda amministrativa, specifica e distinta da quella volta al riconoscimento dell’invalidità civile
Fratello invalido, chi se ne occupa: il fratello o parente
Può succedere che di fatto il fratello del disabile se ne debba occupare.
Di solito si chiede, quindi, a che livello e con che soldi deve fronteggiare le spese.
Non esiste un generale obbligo di assistere un fratello disabile.
Qualora si decidesse di farlo, bisognerebbe mettere in chiaro alcune cose.
Solitamente, infatti, il fratello si trova in una situazione familiare complessa, costretto magari ad usare il suo patrimonio personale per fronteggiare le spese.
Fratello invalido e preferenze dei genitori
Può succedere anche che il fratello invalido abbia ricevuto dai genitori più di quanto hanno dato agli altri, ad esempio un immobile o un comodato.
Ogni situazione è a se stante, in quanto bisogna verificare l’intera situazione familiare per capire i risvolti sull’eredità.
Vi sono seri problemi anche nelle vendite di immobili tra parenti.
Inoltre, molti problemi sono causati dal comodato, cioè il prestito d’uso di una casa data solo ad un figlio.
Nei casi di necessità, è consigliato sempre chiedere una consulenza.
Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino il 27 febbraio 2025
- Fratello invalido, chi se ne occupa
- Disdetta contratto locazione seconda scadenza
- Provvigione agenzia immobiliare troppo alta
- Obblighi verso un fratello malato di mente
- Togliere il mandato all’agenzia immobiliare
Questa pagina è stata visualizzata 0 volte.
abitabilità accettazione tacita di eredità affidamento condiviso affidamento dei figli agenzia immobiliare amianto amministrazione di sostegno assegno di mantenimento avvocato a Torino avvocato gratis a Torino avvocato gratuito a torino avvocato immobiliarista a Torino causa agenzia immobiliare compromesso condizione sospensiva condominio consulenza legale on line Diritto divisione ereditaria divisione giudiziale gratuito patrocinio imposta di registro infiltrazioni d'acqua locazione mediatore morosità parti comuni preliminare provvigione quota disponibile quota legittima recesso recesso agenzia immobiliare recesso immobiliare responsabilità del notaio riconciliazione dei coniugi risarcimento dei danni rogito notarile separazione separazione a Torino separazione dei coniugi sfratto per morosità studio legale a Torino testamento olografo voltura catastale
- Art. 1, comma 1 Legge 12/06/1984, n. 222 ↩︎
- Ricordiamo che abusare dei permessi costituisce fatto illecito, cioè usare i permessi per scopi personali invece che per assistere un parente. Lo ha stabilito di recente Cass. civ., Sez. lavoro, Sentenza, 04/02/2025, n. 2619 giustificando il licenziamento per giusta causa ↩︎