L’avvocato deve fronteggiare la sfida dei contagi e dell’epidemia, che possono incidere sulla vita civile – si pensi al contagio che si sta verificando nel tribunale di Milano – mettendo a repentaglio anche le attività ordinarie e commerciali.
Un primo aspetto interessa chi deve adempiere i contratti. Notoriamente, infatti, in situazioni eccezionali diventa impossibile adempiere alle obbligazioni. Che fare in questi casi? Esempi classici di come l’avvocato debba affrontare una situazione imprevedibile riguardano i contratti di assicurazione e le calamità naturali che possono incidere sul rapporto con il cliente.
Nell’ipotesi di epidemie che riguardano vari Paesi, è necessario affrontare il problema dell’impossibilità ad adempiere per cause di forza maggiore, che è regolata diversamente da Stato a Stato. Nei Paesi anglosassoni è necessario che la forza maggiore sia inserita nel contratto, in Italia ad esempio esiste una precisa previsione del codice civile di natura generale anche su questo aspetto.
In questi casi è necessario rivolgersi immediatamente all’avvocato di fiducia a Torino e provincia, anche se la zona piemontese risulta sotto controllo. L’avvocato deve analizzare il contratto nazionale o internazionale valutando se la prestazione è impossibile o meno e agendo di conseguenza nei rapporti con l’impresa estera o italiana.
In Italia appare determinante l’art. 1256, 1° comma , codice civile, che consente all’avvocato un margine di operatività, mentre in altri Paesi è più complicato far valere la situazione eccezionale.
L’evoluzione dell’epidemia da COVID-19 (detto comunemente “Coronavirus”) ha richiesto vari interventi d’emergenza in tutti i settori della vita civile, anche sui posti di lavoro dove si impongono misure eccezionali. Anche qui, l’avvocato del lavoro sarà in grado di fare una prima valutazione tra obbligo di assenza imposto dalle leggi locali e obbligo di presenziare sul posto di lavoro per fornire la prestazione lavorativa. E’ bene sempre rivolgersi ad un avvocato del lavoro a Torino evitando di dare per pacifico e assodato che, vista l’epidemia in corso, tutti i comportamenti del lavoratore devono essere scusati per forza.
Il Corona Virus ha inciso anche sulla protezione dei dati personali (cfr. i pronunciamenti di questi giorni relativi alla protezione dei dati personali da parte dell’autorità garante in relazione alle operazioni di Protezione civile).
Pochissima traccia del Coronavirus, se non come oggetto di studio, nella giurisprudenza di lavoro, in particolare come oggetto di studio della lavoratrice in Tribunale di Teramo 9 ottobre 2018, ma si tratta di pronuncia di due anni fa che poco si inserisce nel contesto odierno, riguardando aspetti tutt’altro diversi. Bisogna, infatti, precisare che per “Corona Virus” si intende un intero ceppo o famiglia di virus, all’interno della quale solo ora è stato isolato un nuovo mutamento genetico che non era mai stato trovato nell’uomo e che pare abbastanza letale. La provenienza è asiatica in quanto secondo molti esperti nei paesi poveri dell’asia si usa solitamente una alimentazione basata su animali che possono essere portatori di speciali virus in grado di colpire l’uomo.
Per quanto riguarda il risarcimento dei danni da contagio, varie sentenze si sono susseguite nel tempo. Ricordiamo solamente di sfuggita: Cass. civ., Sez. III, Sentenza, 14/11/2019, n. 29492, Cass. civ., Sez. VI – 3, Ordinanza, 27/09/2019, n. 24164, Cass. civ., Sez. III, Ordinanza, 30/08/2019, n. 21837. Seppure su tematiche diverse (ad esempio il contagio da emotrasfusioni), forniscono indicazioni anche operative sul risarcimento del danno nei casi di contagio. Ricordiamo però anche che in situazioni eccezionali rimane vero quanto detto all’inizio in materia di fatti imprevedibili ed inevitabili quali la forza maggiore, in grado di incidere anche sulla prestazione del personale sanitario.
Per chi avesse necessità di chiarimenti su tutte le situazioni della vita alterate dal Coronavirus a Torino o in Italia, si consiglia vivamente di rivolgersi all’avvocato, cercandone uno a Torino, per avere chiarimenti su questi aspetti.
Articolo redatto ad Alpignano in data 4 marzo 2020 da Studio Duchemino