Sta crescendo sempre più in Italia e così anche a Torino la cosiddetta sharing economy, l’economia della condivisione basata sul principio della condivisione di beni e servizi. Lo rivela anche il terzo rapporto annuale del 2016 de La Mappatura piattaforme collaborative e dal quarto Report sulle piattaforme di crowdfunding, a cura di Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
L’economia collaborativa è cresciuta del 10 % circa. I settori di sviluppo principale sono quello dei trasporti, quello (invariato in termini percentuali) del turismo, e poi vi sono i servizi alla persona e all’impresa. A Torino, in particolare, emerge una diffusione capillare dell’economia collaborativa nel settore dei trasporti, ad esempio con il car sharing, l’auto elettrica in condivisione (blue). Quest’ultimo dotato di un servizio con abbonamento on line, grazie al quale l’utente riceve a casa la tessera. Senza contare il bike sharing.
Le ricerche scientifiche condotte sul fenomeno dell’economia in condivisione dimostrano sostanzialmente un cambiamento progressivo nell’approccio tra economia e società, con predilezione da parte delle piattaforme dell’aspetto relazionale.
Anche i dati provenienti dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility attestano lo sviluppo privilegiato di queste forme di condivisione soprattutto a Torino e Milano. A Torino si parla di 9 biciclette per km quadrato. Parigi, invece, è il record europeo, sul piano internazionale.
Per quanto riguarda l’esperimento di Blue Torino, l’auto elettrica in condivisione, va detto che entro la fine del 2016 le auto saranno 120, con copertura più capillare e sono tutte ad emissioni zero, consentendo flessibilità di utilizzo agli abbonati. Da rammentare anche l’esperienza di Car2go.
Articolo redatto a Torino da Studio Duchemino il 16 novembre 2016