Verifichiamo a chi viene assegnato il bene ereditario.
Ovviamente parliamo di quelle situazioni dove c’è un bene indivisibile.
Vediamo, quindi, che cos’è l’assegnazione (art. 729 c.c.) e come è disciplinata.
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A chi viene assegnato un bene?
Per assegnazione si intende l’atto con cui il giudice dà ad uno dei coeredi il bene.
I coeredi sono in comunione. Il giudice trasmette il bene in proprietà esclusiva ad uno solo.
Durante il processo di divisione, alcuni ne chiedono l’assegnazione.
Può trattarsi della casa dei genitori o di altri beni, come i locali dell’attività dei genitori.
Ma chi se lo aggiudica?
A chi viene assegnato il bene ereditario? La richiesta
Durante la divisione, bisogna chiedere l’assegnazione del bene.
Il problema nasce, infatti, quando il bene non può essere diviso.
Un bene non è divisibile quando non può essere scomposto in parti indipendenti.
Questo accade sia concretamente, sia economicamente, perché dividendolo perderebbe utilità.
Un negozio piccolo, ad esempio, potrebbe non potersi divedere in alcun modo.
Chi lo desidera deve farne richiesta, offrendo denaro.
A chi viene assegnato il bene ereditario? Il conguaglio
Se gli altri coeredi non avranno il bene, hanno diritto al conguaglio in denaro.
Il conguaglio deve versarlo chi si aggiudica il bene.
E il giudice dispone, infatti, l’assegnazione ad uno degli eredi e gli impone di pagare gli altri.
Il conguaglio è in denaro.
A chi viene assegnato il bene ereditario? Le regole
Può non essere facile stabilire a chi dare l’immobile.
Infatti, è compito di chi lo vuole spiegare al giudice quali criteri di scelta preferire.
E’ compito, però, del giudice decidere sulla base di criteri oggettivi di preferenza.
Ma possono succedere situazioni in cui è quasi impossibile dividere: in tal caso si arriva alla vendita all’asta.
Si può assegnare il bene al migliore offerente?
Non è una regola accettabile.
Infatti, secondo la giurisprudenza di merito, la divisione non è una gara.
Non è che i vari coeredi sono chiamati a fare l’offerta più alta.
Il giudice, infatti, deve piuttosto attenersi a criteri oggettivi di preferenza.
Dovrebbe essere chi agisce ad esporli e proporli al giudice.
E’ importante, infatti, non confondere la divisione con una gara all’asta al rialzo.
A chi viene assegnato il bene ereditario? Una decisione di merito
Tribunale Potenza, Sent., 13/07/2017, n. 871 si occupa di un caso del tutto simile.
Due fratelli avevano offerto una certa somma, pari a circa 100.000 euro. La sorella, attrice del giudizio, voleva invece l’immobile, offrendo di più del valore di mercato.
Ma il giudice assegna il bene ai due fratelli.
Viene negato che l’offerta più alta sia un valido criterio, in quanto non si tratta di una gara.
Si tratta, invece, di dare il bene secondo criteri funzionali e oggettivi.
I fratelli erano due e il bene veniva usato dal padre.
L’attrice non aveva fornito altri criteri se non quello economico.
Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino il 23 novembre 2023