Oggi i quotidiani piemontesi, a Torino, intitolano circa la novità del momento: i biglietti dei mezzi pubblici si possono acquistare tramite lo smartphone.
In realtà, non si tratta, a livello tecnologico, di una vera e propria novità assoluta, visto che son già circolati esperimenti di questo tipo. Il cellulare di ultima generazione, ormai dotato di apparati software che lo rendono sempre più simile ad un computer, è in grado di fare di tutto. Dagli acquisti on line, alla gestione del conto corrente bancario, dalla trasmissione rapida di file, media e informazioni alla possibilità, in alcuni casi piuttosto “specialistici” di applicare all’apparecchio una macchina medica, consentendo all’utente di farsi un’ecografia i cui risultati possono pervenire in tempo utile al “medico curante”.
Nel 2012 la catena di ipermercati Auchan aveva lanciato un primo esperimento: acquistare con lo smartphone, pagando alle casse senza fare coda. In effetti, lo smartphone contiene anche una sim, collegata ad una sorta di conto o ad una carta di credito e diventa così propaggine del portafiglio. L’acquisto, peraltro, diventa molto più semplice, e quindi l’utente è anche psicologicamente invogliato a comprare, tanto non deve nemmeno più “scomodarsi” a pagare nel modo tradizionale. Certo, tutto questo rende la vita più semplice, ma anche i produttori e venditori più ricchi, atteso che la modalità di acquisto “a strisciata” è la più semplice che si possa immaginare e necessita unicamente della presenza del soggetto nei paraggi della cassa.
In ogni caso, a Torino parte la sperimentazione dell’acquisto con lo smartphone dei biglietti della metropolitana e dei mezzi pubblici. Si precisa, peraltro, che ad oggi tale facoltà è riservata ai possessori di speciali SIM di Poste Italiane. Questo aspetto può sollevare perplessità, atteso che Poste Italiane è un gestore relativamente “neofita” nel campo delle telecomunicazioni, il che comporta un apparato di assistenza piuttosto blando. E’ peraltro ovvio che è necessario scaricare da Google Play Store l’apposita applicazione. La tecnologia Near Field Communication permette di ottenere l’apertura dei tornelli o di acquistare la corsa sull’autobus semplicemente accostando il cellulare al sensore che già oggi si utilizza per “obliterare” il biglietto elettronico. La tecnologia, almeno negli effetti, assomiglia a quella del cosiddetto Telepass, in quanto rende tutto più facile, pagare, entrare nel territorio GTT, … .
Ovviamente la contropartita “istituzionale” sta nel fatto che le compagnie interessate riceveranno commissioni del 3 % sul prezzo dei biglietti venduti, ma questo è naturalmente inevitabile, visto che svolgono appunto quel servizio tramite le loro strutture.
Sul sito ufficiale della GTT, compagnia di trasporti piemontese, si possono rinvenire tutte le informazioni del caso per l’attivazione del servizio: http://www.gtt.to.it/avvisi/servizio_trasporti_nfc_postemobile.shtml
Articolo redatto a Torino da Studio Duchemino, l’11 novembre 2014