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Tegole in eternit: si può fare causa al venditore?

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Tegole in eternit: si può fare causa al venditore?

Molti utenti chiedono all’avvocato che responsabilità abbia il venditore.

L’amianto nel tetto, infatti, può essere pericoloso.

Spesso il venditore lo occulta, o non dice la verità.

Indice

Tegole in eternit: il problema dell’amianto

Il primo problema sono le tegole in eternit.

Bisogna verificare scientificamente se fanno male.

Si può valutare il tutto con una perizia pubblica o privata, per avere le idee chiare.

Quando si notano schegge o particelle che si decompongono, la situazione può deteriorarsi.

Tegole in eternit: si può fare causa al venditore? La normativa

La normativa è di due tipi: il codice dell’ambiente e la normativa sull’amianto.

Il codice dell’ambiente tende a punire l’autore dell’illecito, che ha costruito il tetto.

La normativa sull’amianto, invece, investe del problema il proprietario attuale.

La legge dà l’obbligo a chi ci abita, in sostanza, di vigilare e sistemarlo.

Tegole in eternit: si può fare causa al venditore?

Dipende dal livello di gravità, se le tegole in eternit si sfaldano.

Il venditore è responsabile specialmente se ha occultato il problema, ma conviene sempre fare la denuncia entro 8 giorni.

Questo perché la garanzia vale se la denuncia è stata fatta.

Non tutte le tegole in eternit sono pericolose, dipende.

Tegole in eternit: i rimedi normativi

E’ difficile arrivare a sciogliere la vendita, ma si può chiedere qualcosa.

Ad esempio, si può chiedere una riduzione del prezzo, per gli interventi che saranno costosi.

La messa in sicurezza è in alcuni casi essenziale e costa.

Inoltre, si può chiedere il risarcimento dei danni.

La giurisprudenza.

Citiamo una importante decisione in materia, l’ordinanza della Cassazione.

Si tratta di Cass. civ., Sez. II, Ordinanza, 23/06/2017, n. 15742, secondo cui:

Non può essere accolta la domanda di risoluzione del contratto preliminare di vendita di un immobile, basata sulla scoperta, dopo la conclusione del contratto, della presenza di eternit, qualora sia accertato che esso sia in buono stato di conservazione e quindi non incida sull’utilizzabilità abitativa dell’immobile stesso. La presenza di amianto in sé non costituisce un vizio della cosa, tenuto presente che la normativa non vieta la presenza di detto materiale in manufatti risalenti alla data di entrata in vigore della legge 257 del 1992, ma si limita ad imporne, ove ne ricorrano i presupposti previsti dai D.Lgs. n. 277 del 1991, modificato dalla D.Lgs. n. 267 del 2006, la valutazione del rischio o comunque la gestione, al punto di evitarne l’offensività o di limitarla nei limiti accettabili previsti dal legislatore.

La pronuncia cita anche la normativa applicabile.

Se le tegole in eternit sono ben conservate non si può fare molto, tant’è vero che anche le banche concedono il mutuo dopo la perizia.

Molto diverso se il tetto in amianto è mal messo.

E’ consigliata una consulenza legale.

Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino il 6 agosto 2024

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