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Il debitore si libera dei beni

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Vediamo che cosa fare quando il debitore si libera dei beni.

Tradizionalmente il creditore si può difendere con l’azione revocatoria.

Se il debitore si libera dei beni, il creditore può chiedere che vengano dichiarati inefficaci le vendite.

Ricordiamo che il debitore risponde dei debiti con i suoi beni presenti e futuri (art. 2740 c.c.).

Indice

Il debitore si libera dei beni: con quali metodi?

Ci sono persone che non vogliono pagare i debiti.

Solitamente si disfano dei beni o intestandoli ad altri, o semplicemente vendendoli.

In alcuni casi le vendite sono completamente finte, in altri sono realmente volute.

Lo scopo dell’azione revocatoria (art. 2901 c.c.) è quello di rendere inefficaci queste intestazioni finte o queste vendite.

Ovviamente non sempre l’azione revocatoria ottiene un risultato utile.

Il debitore si libera dei beni e gli acquirenti sono inattaccabili

Chi acquista in buona fede difficilmente potrà essere chiamato a restituire i beni.

E’ il caso analizzato dalla sentenza Tribunale di Torino n. 2438/2023 pubblicata il 12/06/2023.

Si trattava di una lite tra fratelli e questi si erano accordati che la sorella si riprendeva tutti i crediti tramite accordi su immobili.

Ma poi lei stessa aveva acconsentito alla vendita dei beni al socio del fratello e quest’ultimo si era a sua volta disfatto del patrimonio.

Se il debitore si libera di tutto e i beni non sono recuperabili, qual è il rimedio?

E’ l’azione “revocatoria risarcitoria“, di origine giurisprudenziale, cioè elaborata in ambito giudiziario.

Se dei beni non rimane nulla, in quanto gli acquirenti non sapevano nulla ed erano in buona fede, rimane il risarcimento del danno (art. 2043 c.c.).

Tuttavia, questo, soprattutto nei confronti di un acquirente, non è detto che sia possibile chiederlo.

Per il risarcimento dei danni è necessario un atto illecito, un danno e un nesso causale, il tutto coperto dalla colpa o dolo di chi agisce.

In poche parole, non è detto che al riconoscimento che effettivamente il debitore è tenuto a restituire il denaro, corrisponda poi un danno risarcibile.

Questo succede, come nel caso analizzato, perchè il creditore ha partecipato agli atti vendendo anche le sue quote.

Il tribunale, quindi, ha ritenuto che la partecipazione a questi atti illegittimi in qualche modo interrompe il nesso causale della condotta e del danno da parte dell’acquirente terzo.

Il debitore si libera di tutto: che cosa fare?

E’ ovvio che l’azione revocatoria conserva la sua funzione.

Ove necessario, è possibile chiedere il risarcimento del danno in sostituzione della garanzia patrimoniale.

In altre parole, l’obiettivo dell’azione revocatoria è quello di ripristinare i beni e le sostanze di cui il debitore si è disfatto per non pagare i debiti.

Ma se questo non fosse più possibile per ragioni pratiche, sarà possibile ottenere dal debitore il risarcimento dei danni.

E questo azionando la normale azione di risarcimento.

Chiedi aiuto all’avvocato.

Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino il 6 luglio 2023

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