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Separazione gratis a Torino: l’avvocato gratuito nella separazione tra coniugi

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Moltissimi clienti si rivolgono all’avvocato per separarsi dal marito o separarsi dalla moglie.

Ciò accade perchè la coppia affronta spesso crisi che possono essere irreversibili e allontanarsi può essere l’unica soluzione. Ma quando e perchè cercare un avvocato gratis? Attualmente la crisi economica ha diminuito il cosiddetto “reddito familiare”, anche se ovviamente quando ci si separa il reddito del coniuge non conta ai fini del riconoscimento dell’avvocato gratuito. Se non fosse così, il coniuge “povero” (ad es. la moglie casalinga che ha dedicato le sue forze alla famiglia) non potrebbe mai separarsi perchè non avrebbe denaro sufficiente per rivolgersi ad un avvocato per separazione.

L’avvocato gratuito è un servizio dello Stato ed è pensato per i “non abbienti”, cioè coloro che non hanno le facoltà economiche per rivolgersi ad un avvocato.

La nomina dell’avvocato gratis avviene ai sensi degli artt. 80 e 81 DPR 115/02, che è la normativa che prevede appunto questa nomina: o ci si rivolge agli uffici competenti che si trovano di solito presso i Tribunali o gli Ordini degli Avvocati territorialmente competenti, oppure ci si rivolge direttamente ad un avvocato iscritto alle liste del gratuito patrocinio, cioè che può patrocinare gratuitamente a spese dello Stato.

Di solito questa seconda soluzione è la migliore: si risparmia tempo e lunghe code d’attesa. L’avvocato, infatti, ha modo di “depositare” spesso telematicamente la domanda, che deve essere firmata dal cliente.

Chi vuole un avvocato gratuito per la separazione a Torino, poi, deve munirsi di pazienza e raccogliere alcuni documenti:

– documenti anagrafici (residenza, stato di famiglia);

– documenti di identità e codice fiscale;

– ultima dichiarazione dei redditi e isee (attenzione, la legge richiede la dichiarazione dei redditi, con reddito inferiore a circa 11.400 euro anni, aggiornato annualmente; tuttavia anche l’isee ha un valore, in quanto nell’ipotesi in cui il Giudice volesse revocare il patrocinio, l’isee supera la semplice autocertificazione che spesso viene depositata all’inizio);

– documenti relativi a beni immobili, visure catastali, automobili, conti correnti bancari.

Tutti i documenti riguardano anche i figli, perchè l’avvocato ha bisogno di documentare esistenza, età, identità, nascita dei figli. Radunati questi documenti, ci si rivolge ad un avvocato iscritto al registro degli avvocati gratuiti a Torino (ciò vale anche per le altre città). Se non si conosce, si contatta tramite internet, si consulta l’elenco dell’Ordine degli Avvocati, o si chiama direttamente questo ente, che solitamente si trova, come uffici, all’interno degli uffici giudiziari (tribunali).

L’avvocato farà firmare al cliente le carte necessarie e depositerà la domanda, che verrà evasa all’incirca in una settimana o due.

Ottenuto il patrocinio, si può partire: l’avvocato valuterà la separazione consensuale, oppure semplicemente procederà per la separazione giudiziale. Qual è la differenza? E’ evidente che chi ha l’avvocato gratuito non affronta costi nemmeno fissi (niente contributo unificato alle spese giudiziarie, che sostituisce le vecchie marche da bollo). Quindi la differenza non è nel costo, ma nel modo di impostare la crisi, anche nell’ottica del rispetto dei figli. L’esperienza dimostra che dopo i primi passi di separazione tra coniugi, la situazione si tranquillizza molto e i coniugi trovano regole per accordarsi.

Importante è che non vi siano patologie o crisi derivanti da situazioni irreparabili (ad esempio disturbi della personalità). In tal caso la separazione sarà quasi sicuramente giudiziale in quanto non c’è solitamente alcun dialogo possibile tra le parti.

Perchè rivolgersi ad un avvocato gratuito? Semplicemente perchè è un diritto. I non abbienti devono poter difendersi in giudizio e non avendo fondi sufficienti per un avvocato, devono potersi difendere con un avvocato pagato dallo Stato, seppure in misura minore.

Quando rivolgersi all’avvocato gratuito per la separazione? Per tempo. E’ fondamentale procedere per tempo in quanto la pratica di ammissione può richiedere qualche giorno e se si è già ricevuto un atto giudiziario o una lettera o una convocazione per la separazione, risulta difficile che l’avvocato riesca a sbrigare le pratiche in tempo se si attende l’ultima ora.

Dove rivolgersi e a chi? E’ preferibile cercare direttamente un avvocato gratuito e non fare lunghe code in tribunale o presso l’Ordine degli Avvocati.

Questa miniguida sull’avvocato gratis per la separazione riguarda anche il divorzio. E’ importante l’atteggiamento di fondo del cliente o del cittadino che ha bisogno: rendersi partecipe con l’avvocato e interessarsi alla documentazione, se possibile fornendo all’avvocato documenti in formato pdf già pronti per il deposito. In tal caso la pratica sarà più rapida.

Cosa non fare con l’avvocato gratuito? Evitare di rivolgersi all’avvocato gratuito per ogni evenienza, anche parallela alla vicenda, o chiedere consigli e pareri estranei alla pratica o contattarlo continuamente. L’avvocato gratuito è sempre un avvocato e ha tempi e modalità per svolgere il servizio che non può sacrificare in alcun modo, pena una qualità minore del servizio.

Articolo redatto ad Alpignano da Studio Duchemino – Staff gratuito patrocinio, il 4 marzo 2021

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