Lo studio dell’ENEA (Analisi e caratterizzazione metrologica dei sistemi di misurazione delle reti termiche distribuite), che si è occupato delle cosiddette termovalvole e dei sistemi di ripartizione, ha prodotto conclusioni interessanti: i sistemi di misurazione indiretta possono essere influenzati notevolmente da vari fattori, non posseggono i requisiti metrologici richiesti sostanzialmente dalla legge.
In concreto, si parla delle famose termovalvole applicate ai termosifoni negli edifici, e contemporaneamente dei ripartitori: questi sono formati da un misuratore di temperatura sulla superficie radiante del termosifone (l’applicazione dovrebbe essere “mediata” da un gel conduttore) e poi misurano, verso l’esterno, la temperatura ambientale della stanza.
Questa applicazione, però, può manomettere la certezza metrologica della misurazione, in quanto il modo e luogo di installazione rispetto al termosifone, l’intervento umano e tanti altri fattori portano a concludere che non siano strumenti di misurazione legalmente omologabili.
Articolo redatto a Torino da Studio Duchemino il 23 novembre 2016